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Amatrice prima e dopo



Riforma costituzionale


A Ottobre si voterà per la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi che di fatto vuole sconvolgere l’assetto bicamerale attuale. Vediamo i punti delle riforme perché sono diverse.

Senato:
il senato passa da 315 a 100 membri e potrà solo limitatamente abrogare o modificare leggi. 
Di fatto perché una legge venga approvata, basterà esclusivamente il voto della Camera.
Il Senato sarà composto da 74 consiglieri regionali, scelti dalle assemblee regionali e 21 sindaci.
Gli altri senatori verranno scelti dal Presidente della Repubblica.

Meno autonomia alle Regioni in campo finanziario e abolizione delle provincie.

Il Presidente della Repubblica verrà eletto da Camera e Senato

Abolito il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, organo consultivo con faclotà di promuovere disegni di legge, composto da rappresentanti delle categorie produttive e di associazioni di volontariato.

La possibilità di proporre leggi d’iniziativa popolare resta aperta ma serviranno 150.000 firma contro le 50.000 attuali.

Una riforma che di fatto va a snellire gli alti apparati dello stato MA che va a consolidare in maniera netta il potere del partito politico al governo, accentrandone il potere.

La riforma elettorale che verrà prevede dei bonus cospicui per il partito che riceve più voti alla Camera dei deputati.

Il rischio, in un paese come il nostro, dove i governi sempre più spesso non si votano, è che nasca un’autoritarismo radicato dal quale sarebbe poi difficile o impossibile liberarsi.

Il Senato diviene praticamente inutile,
I suoi rappresentanti verrebbero scelti tra le forze di maggioranza,
Autonomia alle regioni eliminata e leggi mono, bicamerali, con possibilità di emendamenti da parte del Senato, con differenze fra emendamenti bocciati dalla Camera a maggioranza semplice o assoluta [😨]

Il Potere in sostanza va al partito di maggioranza che controlla Camera, Senato e regioni.
Consolidare troppo potere in poche mani, in un paese (purtroppo) come questo è un po’ come far giocare un bimbo con un’arma da fuoco.



I morti sono uguali per tutti

Attentati e terrorismo, due parole che sono legate indissolubilmente.
Ciò che non è indissolubile è l’unione internazionale contro un nemico comune.
Il nemico non è un’etnia, non è una religione, non è una nazione, non è un popolo.
Il nemico è un’idea.
Quest’idea s’insinua nel singolo individuo e in gruppi di individui. Ovunque nel mondo.
Si nasconde, non ha confini ben definiti e questo la rende difficile da scovare e rende tutti, bersagli potenziali.
L’unione internazionale, fra paesi di diversi continenti è fondamentale ma, ci si dimentica, a livello mediatico e politico, di interi paesi.
Sull’altare del sacrificio abbiamo i morti di Parigi e Bruxelles, sotto di essi, nelle latrine della dimenticanza i morti della Costa d’Avorio, della Turchia…


In questo video di “Internazionale”, che già avevo postato sul mio profilo Facebook e che vado a trascrivere, si raccolgono opinioni sui luoghi dei massacri. Spiccano delle dichiarazioni, alcune delle quali ci fanno riflettere e vanno oltre gli episodi terroristici.

“Penso che la gente stabilisca il valore della vita umana in base alla prosperità economica e dello sviluppo industriale del paese delle vittime”

“Gli ivoriani sono meno importanti. Gli africani sono meno importanti. E’ così che ci sentiamo.”

“La torre Eiffel ha ignorato la Turchia. A quanto pare vi interessate solo quando le vittime sono bianchi”.

“Voi che pregate per Bruxelles, pregate anche per Ankara, Costa d’Avorio, Iraq, Siria e tutti i paesi colpiti dagli attentati.”

“Gli Stati Uniti hanno annunciato che tutte le bandiere resteranno a mezz’asta per onorare le vittime di Bruxelles. Le vittime del terrorismo in Turchia possono andare a fanculo?”

Le bandiere furono messe a mezz’asta.
Un giornalista ha chiesto perché non è stato fatto lo stesso in seguito agli altri attacchi.
Mark Toner, portavoce del diparimento di stato ha risposto:
“E’ un segno di lutto, un segno di rispetto. Ma non so rispondere a proposito dei criteri che sono stati seguiti in questo e altri casi”.

“Quando ci sono stati gli attentati in Belgio hanno continuato a parlarne per giorni ma, per la costa d’Avorio, non lo fa nessuno. E’ una forma di discriminazione. Il terrorismo è un fenomeno che ci riguarda tutti”.

Ragazza ivoriana:
“Il problema siamo anche noi. Aspettiamo sempre che siano gli altri a compatirci e a parlare per noi. Ma se non siamo noi i primi a parlare di quello che accade e di come ci sentiamo, è normale che gli altri non si interessino. A Bruxelles tutti parlano di quello che è accaduto. Mentre della Costa d’Avorio non parlano nemmeno i paesi africani”.

“Il terrorismo non ha nulla a che vedere con la nazionalità. E’ qualcosa che colpisce tutte le persone: francesi, belgi e turchi. Ma purtroppo viene fatta una distinzione”.


La cooperazione internazionale è fondamentale. L’unione è fondamentale. Non avere paura fondamentale. Bisogna avere paura di avere paura. Non dobbiamo avere paura del terrorismo in sé, poiché è la paura che ci piega al volere ed al potere di chi vuole incutere timore, sia esso terrorista o no.

Per tutto il resto, ci saranno ferite, alcune indelebili ma almeno non ignoriamo ciò che accade ovunque nel mondo.
Non dimentichiamo ciò che ci rende tutti uguali, da qualunque parte del proveniamo, di qualunque razza siamo, qualunque sia il nostro credo. 
Una madre è una madre ovunque. Un figlio è un figlio ovunque.
L’amore di una madre per un figlio è il medesimo, ovunque nel mondo.
Il dolore, è uguale per tutti.
Così i morti sono uguali per tutti.





Dare è la migliore comunicazione

https://youtu.be/nKWnhYxyIPE

Uno splendido messaggio di unione e speranza; di condivisione, perché le condizioni di difficoltà colpiscono tutti, prima o poi. 
Perché sappiamo la fatica che si fa a vivere e che con poco, con un gesto, si può dar tanto.
Vorremmo fosse sempre così, risparmiarci dal dolore e dalle sofferenze e vorremmo proteggere le persone che amiamo.
Forse un modo per farlo è provare con un gesto gentile ad uno sconosciuto o a chi ci sta intorno in difficoltà. 
E’ il valore del gesto ad essere grande, può guarire e ridare fiducia, speranza.
Spesso non ci accorgiamo di ciò che ci accade vicino; spesso chi soffre, lo fa in silenzio.
Chi soffre in silenzio non chiede aiuto. Soffre e basta e nella solitudine il dolore costruisce muri sempre più alti in spazi sempre più esigui. Chi è solo soffre di più.
Un gesto gentile ci dà una gratificazione immediata perché ci fa stare bene. La speranza che diamo, ci ritorna subito.
Il dolore altrui è un’occasione da cogliere per renderci migliori e partecipi dell’intero universo di emozioni che ci appartiene, che appartiene a tutti e ch, che vogliamo o no, condividiamo.
Possiamo alzare lo sguardo e guardare un passo più in là, verso il nostro prossimo.
Possiamo essere sensibili alle sofferenze degli altri. Non dobbiamo solo difenderci.
Così cresciamo, siamo migliori, con piccole cose. Perché di piccole è fatto il mondo e abbiamo tutti, tanto da dare.
Spero che questo piccolo messaggio di speranza possa essere d’aiuto a voi e a me. 
Nel far questo desidero condividere qualcosa che ho scritto quasi due anni fa.

Mi ricordo

Non ricordo molte cose
ma ricordo bene le emozioni del passato 
che tornano e mi dicono chi sono.
Ricordo i giorni dell'asilo
e le unghie sporche scavando nella terra.
Ricordo i piccoli grandi amori,
il dono di un orsacchiotto, 
con in grembo il suo cuore
e la timida corsa, da lei scappando.
Ricordo i profumi della campagna e del mare,
il cielo stellato e le ginocchia sbucciate.
la bicicletta, le corse giù per la discesa.
Ricordo i cugini e gli amici a quarto zampe.
Ricordo i pianti, la nostalgia, il camion.
Ricordo la nonna, il salice piangente 
e il frusciar delle sue foglie al vento.
Ricordo le partite di pallone,
il primo bacio
e la prima volta che ho fatto l'amore.
Ricordo il calore e le carezze, i sorrisi,
le mani di mia madre,
il vuoto della perdita.
Poi mi ricordo quanto abbiamo da dare
e quanto piccolo sono al mondo.
E mi ricordo com'è fatta la pace
e quanto  importante sia amare.


Giving is the best communication
A wonderful message of unity and hope; sharing so that the difficult conditions affect everyone sooner or later.
Because we know the effort that you live and with little, with a gesture, you can give so much.
We would like to be always so, save us from pain and suffering, and we would like to protect the people we love.
Perhaps one way to do that is try a kind gesture to a stranger or to those around us in trouble.
And 'the value of the gesture to be great, can heal and restore confidence, hope.
Often we are not aware of what happens to us next; often those who suffer, it does so in silence.
Those suffering in silence is not asking for help. Suffering just pain and solitude builds higher and higher walls in increasingly small spaces. Who is alone suffers most.
A kind gesture gives us instant gratification because it makes us feel good. The hope that we give, returns soon.
The pain of others is an opportunity to be seized to make us better and share the entire universe of emotions that belongs to us, it belongs to everyone and ch, we want it or not, we share.
We can look up and watch a step further, toward our neighbor.
We can be sensitive to the suffering of others. We must not only defend ourselves.
So we grow up, we are the best, with little things. Because small the world is made, and we all, so much to give.
I hope that this little message of hope can be of help to you and to me.
In doing so I want to share something I wrote almost two years ago.

I remember

I do not remember many things
but I remember well the excitement of the past
They come back and tell me who I am.
I remember the days of asylum
and dirty fingernails digging into the ground.
I remember the small great loves,
the gift of a teddy bear,
with her heart in her lap
and the timid race, running away from her.
I remember the smells of the countryside and the sea,
the starry sky and skinned knees.
bicycle, racing down the hill.
I remember the cousins ​​and a fourth-legged friends.
I remember the cries, the nostalgia, the truck.
I remember my grandmother, the weeping willow
and the rustling of its leaves in the wind.
I remember the football matches,
the first kiss
and the first time I made love.
I remember the warmth and caresses, smiles,
hands of my mother,
the emptiness of loss.
Then I remember how much we have to give
and how small they are in the world.
And I remember how she is peace
and how important it is to love.


Dar é a melhor comunicação
A maravilhosa mensagem de unidade e de esperança; partilha, para que as condições difíceis afetar a todos, mais cedo ou mais tarde.
Porque sabemos o esforço que você vive e com pouco, com um gesto, você pode dar tanto.
Nós gostaríamos de ser sempre assim, salvar-nos de dor e sofrimento, e nós gostaríamos de proteger as pessoas que amamos.
Talvez uma maneira de fazer isso é tentar um gesto gentil com um estranho ou para aqueles que nos rodeiam em apuros.
E 'o valor do gesto a ser grande, pode curar e restaurar a confiança, a esperança.
Muitas vezes não temos conhecimento do que acontece com nós na próxima; muitas vezes aqueles que sofrem, fá-lo em silêncio.
Aqueles que sofrem em silêncio não está pedindo ajuda. Sofrendo apenas dor e solidão constrói muros cada vez mais altos em cada vez mais pequenos espaços. Quem está sozinho sofre mais.
Um gesto amável nos dá gratificação instantânea porque nos faz sentir bem. A esperança de que nós damos, retorna em breve.
A dor dos outros é uma oportunidade a ser aproveitada para nos fazer melhor e compartilhar todo o universo de emoções que nos pertence, pertence a todos e ch, queremos ou não, nós compartilhamos.
Podemos olhar para cima e assistir a um passo adiante, em direção ao nosso próximo.
Podemos ser sensíveis ao sofrimento dos outros. Não só devemos nos defender.
Então nós crescemos acima, nós somos o melhor, com pequenas coisas. Porque pequeno o mundo é feito, e todos nós, tanto para dar.
Espero que esta pequena mensagem de esperança pode ser de ajuda para você e para mim.
Ao fazê-lo eu quero compartilhar algo que eu escrevi há quase dois anos.

lembro-me

Não me lembro de muitas coisas
mas lembro-me bem a emoção do passado
Eles voltam e me diga quem eu sou.
Lembro-me dos dias de asilo
e unhas sujas cavando o chão.
Lembro-me dos pequenos grandes amores,
o dom de um urso de pelúcia,
com o coração no colo
ea raça tímida, correndo para longe dela.
Lembro-me dos cheiros do campo e do mar,
o céu estrelado e joelhos esfolados.
bicicleta, correndo colina abaixo.
Lembro-me dos primos e um amigos quarta-patas.
Lembro-me dos gritos, a nostalgia, o caminhão.
Lembro-me de minha avó, o salgueiro-chorão
e o farfalhar de suas folhas ao vento.
Lembro-me de jogos de futebol,
primeiras datas
ea primeira vez que fiz amor.
Lembro-me do calor e carícias, sorrisos,
mãos de minha mãe,
o vazio da perda.
Então eu me lembro o quanto nós temos que dar
e como eles são pequenos no mundo.
E eu me lembro como ela é paz
e como é importante para o amor.


Giving ist die beste Kommunikation
Eine wunderbare Botschaft der Einheit und Hoffnung; teilen, so dass die schwierigen Bedingungen jeder früher oder später betreffen.
Weil wir die Mühe wissen, dass Sie leben und mit wenig, mit einer Geste, können Sie so viel geben.
Wir möchten immer so sein, bewahre uns vor Schmerz und Leid, und wir möchten die Menschen zu schützen wir lieben.
Vielleicht ist eine Möglichkeit, das zu tun, ist zu versuchen, eine nette Geste an einen Fremden oder zu denen um uns in Schwierigkeiten.
Und "der Wert der Geste, groß zu sein, zu heilen und das Vertrauen wiederherzustellen, Hoffnung.
Oft sind wir nicht bewusst, was uns als nächstes passiert; diejenigen, die leiden oft, tut sie dies in der Stille.
Diejenigen, die in der Stille leiden, bittet nicht um Hilfe. nur Schmerz und Einsamkeit leiden baut höher und höher Wände in immer kleineren Räumen. Wer allein ist leidet am meisten.
Eine nette Geste gibt uns sofortige Befriedigung, weil es uns ein gutes Gefühl. Die Hoffnung, dass wir geben, kehrt bald.
Der Schmerz der anderen ist eine Gelegenheit, uns besser zu machen ergriffen zu werden, und das gesamte Universum von Emotionen zu teilen, das uns gehört, es gehört allen und ch, wir wollen oder nicht, wir teilen.
Wir können noch einen Schritt weiter, gegenüber unseren Nachbarn schauen und zu beobachten.
Wir können auf das Leiden anderer empfindlich sein. Wir müssen uns nicht nur zu verteidigen.
So wachsen wir auf, wir sind die besten, mit kleinen Dingen. Weil klein die Welt gemacht, und wir alle, so viel zu geben.
Ich hoffe, dass diese kleine Botschaft der Hoffnung Ihnen behilflich zu sein und zu mir.
Dabei möchte ich etwas, das ich vor fast zwei Jahren schrieb zu teilen.

ich erinnere mich,

Ich erinnere mich nicht viele Dinge,
aber ich erinnere mich gut an die Aufregung der Vergangenheit
Sie kommen zurück und sagen Sie mir, wer ich bin.
Ich erinnere mich an die Tage der Asyl
und schmutzige Fingernägel in den Boden zu graben.
Ich erinnere mich an die kleinen großen Lieben,
die Gabe eines Teddybären,
mit ihrem Herzen in ihrem Schoß
und die schüchterne rennen, laufen weg von ihr.
Ich erinnere mich an die Gerüche der Landschaft und das Meer,
der Sternenhimmel und gehäutet Knie.
Fahrrad, laufen den Berg hinunter.
Ich erinnere mich an die Vettern und ein vierter Beiner.
Ich erinnere mich an die Schreie, die Nostalgie, den LKW.
Ich erinnere mich an meine Großmutter, die Trauerweide
und das Rascheln der Blätter im Wind.
Ich erinnere mich an die Fußballspiele,
First Dates
und das erste Mal, dass ich Liebe gemacht.
Ich erinnere mich an die Wärme und Liebkosungen, Lächeln,
Hände meiner Mutter,
die Leere des Verlustes.
Dann erinnere ich mich, wie viel müssen wir geben
und wie klein sie sind in der Welt.
Und ich erinnere mich, wie sie Frieden
und wie wichtig es ist, zu lieben.


Давање је најбољи комуникација
Дивна порука јединства и наде; дељење тако да су тешки услови утичу на све пре или касније.
Јер знамо напор да живите и са мало, са гестом, можете дати толико.
Ми бисмо желели да будемо увек тако, спаси нас од бола и патње, и желимо да заштитимо људе које волимо.
Можда један од начина да се то уради је покушати лепу гест са странцем или онима око нас у невољи.
И "вредност гест да буде велика, може излијечити и вратити поверење, наду.
Често нисмо свесни шта нам се догађа следећем; често онима који пате, она то чини у тишини.
Они који пате у тишини не тражи помоћ. Пате само бол и усамљеност гради веће и веће зидова у више малих просторија. Ко је сама трпи највише.
Нека гест нам даје инстант задовољење, јер чини да се осећамо добро. Нада да дајемо, враћа ускоро.
Бол другима је прилика да се одузети од нас да направе боље и деле цео универзум емоција које нам припада, она припада свима и ЦХ, ми то или не, делимо.
Можемо погледати и гледати корак даље, ка ближњем.
Можемо бити осетљиви на патњу других. Не смемо само да се бранимо.
Тако да одрастемо, ми смо најбољи, са малим стварима. Јер мали је свет направљен, а ми сви, толико да дају.
Надам се да овај мали порука наде може бити од помоћи и мени.
На тај начин желим да поделим нешто сам написао пре скоро две године.

sećam

Не сећам се многих ствари
али ја добро сећам узбуђење прошлости
Они се вратити и реци ми ко сам.
Сећам се дана азила
и прљави нокти копање у земљу.
Сећам се мале велике љубави,
поклон медом,
са срцем у крилу
и стидљив раса, бежећи од ње.
Сећам мирисе на зеленило и море,
звездано небо и изолацијом колена.
бицикл, рацинг низ брдо.
Сећам се рођаци и четврту ногу пријатеље.
Сећам се плача, носталгију, камион.
Сећам се свог бабу, Тхе жалосна врба
и шуштање њених листова на ветру.
Сећам се фудбалске утакмице,
Фирст Датес
и први пут сам водио љубав.
Сећам се топлину и милује, осмеси,
руке моје мајке,
празнина губитка.
Онда се сетим колико морамо дати
и како су мале у свету.
И сећам се како је она мир
и колико је важно да се волимо.


El dar es la mejor comunicación
Un maravilloso mensaje de unidad y esperanza; compartir de manera que las difíciles condiciones que afectan a todos tarde o temprano.
Porque sabemos que el esfuerzo que se vive y con poco, con un gesto, se puede dar tanto.
Nos gustaría ser siempre así, salvarnos del dolor y el sufrimiento, y nos gustaría para proteger a las personas que amamos.
Tal vez una manera de hacerlo es intentar un gesto amable con un desconocido o para los que nos rodean en problemas.
Y 'el valor del gesto para ser grande, puede sanar y restaurar la confianza, la esperanza.
A menudo no somos conscientes de lo que nos pasa al lado; a menudo los que sufren, lo hace en silencio.
Los que sufren en silencio no está pidiendo ayuda. El sufrimiento sólo dolor y la soledad construye muros cada vez más altos en espacios cada vez más pequeños. ¿Quién es el único que sufre más.
Un gesto amable nos da la satisfacción inmediata, ya que nos hace sentir bien. La esperanza de que damos, vuelve pronto.
El dolor de los demás es una oportunidad que hay que aprovechar para hacernos mejores y compartir todo el universo de las emociones que nos pertenece, pertenece a todos y ch, lo queramos o no, compartimos.
Podemos mirar hacia arriba y ver un poco más allá, hacia nuestro vecino.
Podemos ser sensible al sufrimiento de los demás. No sólo tenemos que defendernos.
Así crecemos, somos los mejores, con pequeñas cosas. Debido pequeña del mundo está hecho, y todos, tanto para dar.
Espero que este pequeño mensaje de esperanza puede ser de ayuda para usted y para mí.
Al hacerlo quiero compartir algo que escribí hace casi dos años.

recuerdo

No recuerdo muchas cosas
pero recuerdo bien la emoción del pasado
Vuelven y me dicen que soy.
Recuerdo los días de asilo
y las uñas sucias cavar en el suelo.
Recuerdo los pequeños grandes amores,
el regalo de un oso de peluche,
con el corazón en su regazo
y la carrera tímida, huyendo de ella.
Recuerdo los olores del campo y el mar,
el cielo estrellado y las rodillas peladas.
bicicleta, corriendo por la colina.
Recuerdo los amigos un cuarto patas y primos.
Recuerdo los gritos, la nostalgia, el camión.
Recuerdo a mi abuela, el sauce llorón
y el susurro de sus hojas en el viento.
Recuerdo partidos de fútbol,
Las primeras citas
y la primera vez que hizo el amor.
Recuerdo el calor y caricias, sonrisas,
manos de mi madre,
el vacío de la pérdida.
Entonces recuerdo lo mucho que tenemos para dar
y lo pequeños que están en el mundo.
Y recuerdo lo que es la paz
y lo importante que es amar.







The Gift


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