Un film di Mario Monicelli. Con Paolo Panelli, Alessandro Haber, Marina Confalone, Pia Velsi, Monica Scattini. continua» Commedia, durata 95 min. - Italia 1992

Uno spaccato dell'Italia a cavallo degli anni Ottanta e Novanta. La cultura popolare e familiare s'intrecciano e si fondono in un realismo che poco lascia alla fantasia.
Partendo dalla narrazione del piccolo di casa e prendendo spunto dalla stesura di un tema di scuola, Monicelli ci introduce i personaggi, che incarnano gli stereotipi più comuni delle famiglie italiane. Basta poco al grande Mario, nella sua sapienza, per incorniciare il carattere di ognuno. 
Lamentele, pettegolezzi, malignità e dicerie. Poi golfini, partite a carte, il capitone, nel ritrovo per le feste di Natale. Nulla manca, dagli atteggiamenti, alle battute politiche che mai si levano a niente più di chiacchiere da bar. Poi ancora i bigodini, la nonna che dice  a Gesù "Fai soffrire me ma non far soffrire loro", riferendosi ai figli, e l'immancabile tombola. Tutti ingredienti questi che non hanno fatto l'Italia ma, sono l'Italia di quei tempi e, forse, sono ancora l'Italia di oggi, che sopravvive nella sua cultura popolare.
Monicelli con occhio spietatamente acuto ci rivela a noi stessi, coglie in maniera geniale l'essenza delle persone e della loro natura. Ce le pone per quello che sono, per quel che appaiono, senza rivendicazioni. Ripercorre l'affettività più tipica districandosi nell'intricato intreccio di rapporti fra mogli e mariti, genitori e figli, nonni e nipoti, fra cugini, cognati e nuore...Ci consegna i moti interiori di ognuno con ironia e comicità senza abbandonare quel senso di amarezza di sottofondo, che sempre lo ha caratterizzato e che ci caratterizza. Un'amarezza sottile che ci fa riflettere. 
La storia poi sfocia negli scontri di chi non vuole prendersi carico di una pesante responsabilità. Con questo pretesto tutto il mondo sommerso di astio, invidie, tradimenti e verità, viene a galla nella sua cruda realtà, riconducendoci all'uomo nella sua interezza, che comprende individualità ed egoismo.
L'atmosfera leggera che ci ha fatto sorridere si dirada e s'inspessisce sempre più, fino all'epilogo preannunciato da muti sguardi di silenziosa intesa.
Monicelli è un genio che sa caratterizzare i personaggi presentandoceli con poche battute. È un genio che sa cogliere l'essenza stessa delle cose con semplicità e profondità. 

Con questa piccola commedia, con un cast d'eccezione, anche se non vanta il successo di altre, ben più famose, Monicelli rimane fedele a se stesso, al suo stile, con acume. Rimane fedele a noi e a ciò che siamo. 
Il rimpianto è che non ci siano più film così.




Mario Monicelli

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